I dintorni
La provincia Ragusana
La provincia ragusana offre uno spettacolo imperdibile: l’atmosfera sospesa esalta la bellezza di luoghi, paesaggi e monumenti più che in ogni altra parte della Sicilia. Qui ogni cosa è immersa in una luce che a volte è feroce, altre volte una carezza appena accennata. Non esiste una stagione migliore per visitare questa terra. Ogni mese, ogni giorno, regalano una sensazione diversa e un’esperienza unica. A Ragusa, come nella sua provincia, tutto è radicale, scenografico, stupefacente: passeggiando lungo le stradine e le viuzze di un paese si è improvvisamente abbagliati dalla maestosità di una chiesa barocca, dal rigore classico di un palazzo nobiliare, dal liberty di una palazzina. Il ragusano va scoperto, metro per metro, chiesa per chiesa, spiaggia per spiaggia: ogni itinerario può portare lontano, non nello spazio ma dentro di se.
Barocco senza tempo
Il barocco può diventare una malattia, una bellissima malattia. Si contrae e si cura nello stesso modo, facendo un tour immersivo tra Ragusa, Modica e Scicli. Non vogliamo qui fare l’elenco delle chiese, dei portali, delle statue che vale la pena di vedere. Perché il barocco qui va vissuto, passando dalla parte bassa alla parte alta delle città, perdendosi nei vicoli o respirando dalle terrazze che si aprono sulle valli, lasciandovi vedere per un attimo il divino che abita questi luoghi, da tempi antichissimi. Il barocco non è uno stile, è un modo di pensare, una vertigine estetica, una sfida alle leggi della fisica. Farvi salire e scendere le loro strade è il modo che Ragusa, Modica e Scicli hanno per togliervi l’equilibrio, disorientarvi e catturarvi. Certo, la visita si può fare anche usando l’automobile. Ma se San Giorgio o il Beato Guglielmo sembreranno guardarvi in modo severo, non prendetevela. Non si sono mai abituati a quei mostri di plastica e ferro. Per loro il barocco è tutto.
Un mare da ammirare
Se c’è una scoperta che lascia davvero senza fiato, è il mare della costa ragusana. I siciliani di quaggiù hanno fatto di tutto per tenere nascosto il segreto, ma poi un commissario di Polizia, tal Salvo Montalbano, ha acceso i riflettori su Punta Secca, dove è ambientata la celebre serie di film nati dai romanzi di Andrea Camilleri. Da quel momento italiani e stranieri si sono resi conto che da Acate a Marina di Ragusa, spiagge, scogli e dune si alternano a punte rocciose, piccole baie segrete, fari imponenti e parchi naturali creando un paradiso per le vacanze, per le immersioni, per l’ozio e per riempirsi gli occhi di una bellezza che ha abbagliato i navigatori di ogni epoca. Scegliete voi se amate la spiaggia dorata o i ristoranti sulla spiaggia, le tende bianche che proteggono dal sole o le notti nelle marine più eleganti della sicilia. Qui il mare è padrone dei vostri sensi.
Anche la tavola è un viaggio
A tavola il territorio ragusano esprime tutta la sua varietà: cannoli, granite, paste di mandorla, biancomangiare, arancini e le altre specialità siciliane vengono interpretate in modo speciale anche dalla tradizione culinaria iblea. Le scacce, il Caciocavallo Dop e la provola ragusana, il Cioccolato di Modica e le Teste di turco di Scicli sono solo alcuni dei tipici prodotti di queta terra.
Nei primi piatti un posto di onore lo occupano i cavati al sugo e i ravioli di ricotta. Per proseguire non possono mancare le ‘mpanate, il pesce fresco, i cucciddati e il pane fatto in casa magari condito con un po’ di capuliatu. Infine la tentazione dei dolci: torroni di mandorle, cubbaita, ‘mpanatigghie e macallè.
Nella provincia di Ragusa si produce anche ottimo olio, il Dop Monti Iblei e sono tanti anche i vini, il più rinomato è il Cerasuolo di Vittoria, unico DOCG siciliano. Non mancano i presidi Slow Food: la squisita Cipolla di Giarratana, il dolce Fagiolo cosaruciaru di Scicli e la Fava cottoia di Modica. Sono tutelate anche le mucche di Razza modicana e gli Asini ragusani. Tipica è anche la carruba, frutto di un albero molto diffuso in queste zone e usato per fare biscotti, caramelle e altri dolci.
Ogni angolo di questa terra sa essere davvero generoso, le campagne iblee offrono una grande varietà di prodotti che possono rendere la cucina un’esperienza completa. Anche perché in una terra dove si sono incontrati arabi e normanni, romani e bizantini, svevi e angioini, la cucina è una fusione continua di tradizioni, una contaminazione che ha un solo scopo: il piacere.